Il metano (detto anche impropriamente gas di città, essendo quest’ultimo una miscela di più gas) è un idrocarburo semplice (alcano) formato da un atomo di carbonio e 4 di idrogeno; la sua formula chimica è CH4, e si trova in natura sotto forma di gas. Composizione Chimica: Il metano è il principale componente del gas naturale, ed è un eccellente combustibile poiché produce il maggior quantitativo di calore per massa unitaria. Dalla combustione di un normal metro cubo di metano (1 Nm3 è pari a 44,61 moli) si ottengono circa 39,79 MJ (9503,86 kcal). Il metano è inodore, incolore ed insapore, quindi per essere distribuito nelle reti domestiche deve essere “odorizzato” mediante un processo di lambimento di un liquido dal caratteristico “odore di gas” – spesso si tratta del tetraidrotiofene. Questo procedimento si rende indispensabile in modo da rendere avvertibile la presenza di gas nell’ambiente e diminuirne la pericolosità.
I Primi Approcci: Nell’autunno del 1776 Alessandro Volta studiò un fenomeno noto anche in epoche più lontane, segnalatogli da Carlo Giuseppe Campi: in un’ansa stagnante del fiume Lambro, avvicinando una fiamma alla superficie si accendevano delle fiammelle azzurrine. Questo fenomeno era già stato studiato separatamente da Pringle, Lavoisier, Franklin e Priestley pochi anni prima ma lo classificarono semplicemente come un’esalazione di aria infiammabile, di origine minerale. Volta volle andare più a fondo della questione. Mentre era ospite ad Angera nella casa dell’amica Teresa Castiglioni (Angera 1750 – Como 1821), Alessandro Volta scoprì l’aria infiammabile nella palude dell’isolino Partegora, in località Bruschera. Provando a smuovere il fondo con l’aiuto di un bastone vide che risalivano delle bolle di gas e le raccolse in bottiglie. Diede a questo gas il nome di aria infiammabile di palude e scoprì che poteva essere incendiato sia per mezzo di una candela accesa che mediante una scarica elettrica; dedusse che il gas si formava nella decomposizione di sostanze animali e vegetali.
Pensando immediatamente a un suo utilizzo pratico costruì dapprima una pistola elettrico-flogo pneumatica in legno, metallo e vetro, il cui scopo sarebbe stato la trasmissione di un segnale a distanza, e in seguito realizzò una lucerna ad aria infiammabile e perfezionò l’eudiometro per la misura e l’analisi dei gas. Per ulteriore conferma della sua tesi, si recò nel 1780 a Pietramala, sull’Appennino toscano, dove vi erano dei celebri fuochi fatui. La corretta composizione del gas fu determinata da Thomas Henry nel 1805.
Storia Recente: Nel giugno del 1959 in Italia, presso Lodi, una perforazione dell’Eni, allora presieduta da Enrico Mattei, scopre il primo giacimento profondo dell’Europa occidentale. Successivamente si iniziano i rilevamenti nel mare Adriatico, ma le prime due perforazioni dettero esito negativo, così l’Eni abbandonò l’idea preferendo destinare le risorse a perforazioni nel mar Rosso. In attesa delle autorizzazioni da parte del governo egiziano, l’Eni decise di compiere una terza trivellazione al largo di Ravenna, che diede esito positivo. Nel 1959 entrò in funzione la prima piattaforma metanifera.
La Sua Storia: Il gas naturale è utilizzato in Italia come combustibile per autotrazione sin dagli anni trenta quando la politica dell’autarchia spinse la tecnica del momento a cercare nuove soluzioni per l’utilizzo di carburanti alternativi come il gasogeno e, appunto, il metano. Nel dopoguerra la rete del metano per auto ha seguito sviluppi e recessioni dipendenti dalle evoluzioni tecniche e dalle crisi degli altri carburanti, ricevendo una grossa spinta dalla crisi del petrolio del 1973 e poi un considerevole ridimensionamento attorno alla metà degli anni ottanta allorquando, si introdusse il superbollo anche per le auto a gas. Negli ultimi 10 anni si è riscontrata una inversione di tendenza con l’incremento del parco circolante a metano come conseguenza dell’abolizione dell’impopolare superbollo per le auto a metano catalitiche (1997) e delle successive scelte legislative a favore dei carburanti meno inquinanti (ecoincentivi).